Tutti possiamo sbagliare; è una realtà della vita e ammetterlo è un passo verso il progresso.
Nella nostra società però accade spesso che l’errore, il fallimento, siano considerati una debolezza da nascondere, più che un’opportunità di crescita individuale. Ne consegue che se, fin da piccoli cresciamo con la paura dell’errore, da adulti diventeremo dipendenti dal giudizio altrui, poco sicuri di noi stessi e timorosi dell’ignoto.
L’importanza di un errore presentato nell’infanzia per quello che è, ossia una componente naturale della vita, aumenta la possibilità di crescere liberi di paure, senso di inferiorità e insicurezza. Per questo è importante capire che solo dando ai nostri bambini la libertà di sbagliare, possiamo offrire loro la possibilità di apprendere grandi lezioni di vita.
Sapere di poter sbagliare, ma anche di essere in grado di correggersi da soli, infonde nel bambino grande senso di fiducia in sé e nelle proprie capacità, lo incoraggia a sperimentare varie possibilità e soluzioni, lo sprona a comprenderne la struttura logica e quindi a correggersi, arrivando alla soluzione corretta.
Per tutte queste ragioni, l’ambiente montessoriano è pensato per consentire il controllo dell’errore in maniera autonoma da parte del bambino. In un ambiente così pensato, il ruolo dell’adulto sarà solo quello di offrire un modello corretto della prestazione e, quindi, di osservare il bambino lavorare da sé al proprio perfezionamento. Si tratta di un approccio che consente lo sviluppo del senso critico e del pensiero divergente, qualità centrali per vivere nella società odierna.
Impariamo a non intervenire quando vediamo i nostri bambini in difficoltà, ma piuttosto godiamoci quel meraviglioso processo di costruzione e di crescita che proprio l’errore ci consente di compiere.
Come diceva Gianni Rodari, “gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli”.
